La perla del Cosacco

CosaccoDopo “Le verità di Damien“, ho deciso di pubblicare sul mio blog un gran bell’intervento, sullo stesso sito, dell’utente Cosacco sulla questione delle donne italiote e dei loro zerbini italioti, spero che molti di voi, leggendolo, possano riflettere sulle meccaniche sociali ormai allo sfascio che affliggono “l’itaGlia“.

ITALIA, PAESE ANTI FIGA

Non so che statistiche guardate, ma purtroppo i numeri sono chiari: secondo l’Istat, in Italia c’è una leggera predominanza di donne. Si parla di percentuali da prefisso telefonico, ma questi sono i numeri.

Vanno fatte queste premesse, altrimenti davvero continuiamo a piangerci addosso con questa favola che qui siamo più uomini e all’estero, in alcuni paesi, ci sono più donne. Falso.

Dove non c’è stata una guerra o non c’è stata una emigrazione massiccia di forza lavoro maschile (o femminile), nelle classi d’età 20-40 le percentuali maschi/femmine tendono ad essere simili. Certo, poi ci sono casi dove la percentuale d’emigrazione potrebbe anche essere “simile” nel ratio uomo-donna (penso alla Romania, ma non ho i dati ufficiali, parlo a naso).

E ora, fatta un pò di chiarezza, veniamo all’Italia. Il nostro non è un problema di numeri, ma di qualità e percezione. Due cose diverse, ma convergenti.

1) In Italia non abbiamo assolutamente le percentuali di fighe di altre nazioni (chi ha viaggiato seriamente lo sa).

2) La mancanza di qualità delle Donne, unita a una mancanza di Uomini e all’abbondanza di morti di fica, allupati vari, pappagalli e idioti alla ricerca della carità sessuale, fa sì che la percezione sia quella di un paese di soli uomini.

Ricordo le mie ex straniere che si meravigliavano delle discoteche italiane: come mai così tanti uomini? Davo risposte evasive, non stavo certo a spiegare che la maggior parte degli allupati italici è ancora convinta che in discoteca si scopi (e infatti tornano tutti a casa da soli… salvo chi aveva già la scopata prenotata, in un modo o nell’altro).

Le melanzane vanno in discoteca per cazzeggiare (salvo qualche eccezione), e questo ve lo dicono anche loro, quando sono in vena. Inoltre loro hanno più buon gioco nello scegliersi lo zerbino, perché i maschi – come farfalle impazzite – cercano in tutti i modi di avere una donna, e abbassano la propria autostima pur di raggiungere questo obiettivo.

Ad alcune cenette a cui sono stato recentemente ho notato come gli uomini fossero decisamente più attraenti delle loro compagne. Certo, si trattava di zerbini da passeggio, bamboccioni, coglioni presuntuosi; ma certo le loro ragazze non erano da meno (insomma, ci guadagnavano sempre: cesse, stupide ma con bei ragazzi).

Perché non vedete tante italiane nelle discoteche? Perché loro non hanno bisogno di andare lì per trovare un uomo. Basta uno schiocco di dita. Vedo italioti disposti a tutto pur di avere una donna. Poi qualcuno dirà: i conti non tornano comunque. No, tornano: togliete le acide che escono con le amiche altrettanto acide (e se ne vanno nei locali alternativi); togliete le fidanzate che magari passano la serata con la vecchia amica del cuore (e lo zerbino si rimette in gioco inutilmente in qualche discoteca); escludete dal conteggio le tante che – in un modo o nell’altro – non hanno voglia di sesso perché già appagate dall’i-pad, dai maledetti social network (che aumentano il loro narcisismo a dismisura), dalle coccole degli zerbini che le riempiono di attenzioni non dovute, dallo shopping che tante energie toglie al sesso, dalla palestra che tanto le stanca (“vado a bere qualcosa con la mia amica, mi sono ammazzata di esercizi in palestra”).

E per inciso: in alcuni paesi la femminilità è così forte, così vera e vissuta anche perché è in funzione dell’uomo; e questa femminilità ha come corollario una forte carica sessuale. Le melanzane, perdendo la loro femminilità, hanno anche perso la voglia di fare sesso (e qui è anche colpa degli zerbini che non hanno fatto gli Uomini e delle madri che hanno ucciso la figura del padre).

Riprendiamo il conto: togliete anche quelle (molte) che non vanno in discoteca per principio, o perché stanche di un ambiente sempre uguale a se stesso. Costoro passano la serata fra aperitivi e cene in casa, locali chic in gruppo con 10 maschi e 2 donne; infine aggiungete i divorziati e i separati che si rimettono sul mercato alla ricerca della carità sessuale (perché ormai la bastonata l’hanno già presa, e lo dico con rispetto per il calvario personale che ognuno di loro è costretto ad affrontare), ed ecco che i conti tornano: l’Italia è un paese antifica.

Vediamo meglio il quadro totale di riferimento. Confermo che siamo in totale, in Italia, più femmine che uomini. [Fonte: Istat]

Totale 59394207; maschi 28726599; femmine 30667608. Quindi il mio dato di partenza era corretto. Ma le donne vivono di più, e di molto, quindi le classi sono effettivamente sbilanciate con il passare degli anni.

Stando sempre alle statistiche, però, ammetto che bisogna aggiungere altri elementi alla mia veloce analisi. Vi invito quindi a vedere le statistiche ufficiali per bene. Mi è impossibile caricare l’intera tabella a livello nazionale. Vi dico a volo cosa emerge.

1) nella classe 18-40 in alcuni anni, stranamente (davvero strano…), risultano più maschi che femmine. Sono poche le classi, e tra l’altro over 30, in cui le femmine sono più degli uomini. Ma parliamo di diverse migliaia, non di milioni.

2) Le donne si sposano prima, e nella classe compresa fra 20 e 30 anni surclassano di molto in questo senso i maschi. Insomma, a xxx maschi sul mercato corrispondono meno donne della stessa età.

3) Il numero delle divorziate cresce allo stesso modo: come a dire, prima ci si sposa, prima si divorzia. E magari una donna divorziata ha anche un figlio, mantenuto dal papà ufficiale e dal nuovo compagno (questo è un fenomeno che vedo in particolare in Italia, a causa dei ragazzi “caritatevoli” – fatta eccezione per casi di vero amore consapevole – ma i GT che vivono all’estero mi dicano la propria opinione).

Effettivamente, da questi numeri, sembrano esserci più uomini che donne. Aggiungo: le statistiche non considerano la maggiore mobilità maschile, quindi uomini che vivono in grandi città ma risultano residenti nei paesini; altri uomini che vivono all’estero pur essendo residenti in Italia; il numero dei separati e quello delle coppie in cui ognuno fa la propria vita.

Insomma, rimane sempre un certo margine di “incertezza”. Ciò che è sicuro è che le melanzane sono tendenzialmente viziate e pretenziose, e hanno confuso da molto tempo la quantità di potenziali partner con la qualità. Aggiungete la gratificazione che arriva dai social network, un ego pasciuto e cresciuto fino all’inverosimile e immaginate quale interesse possa avere una donna ad usare il proprio potere sessuale per legare a sè un uomo (se lo lega con poche attenzioni, perchè non sa cosa significa avere un Uomo ed è invece abituata a un omuncolo, a uno zerbino o un idiota vestito da uomo). Ancora una volta, i conti tornano.

[Fonte: Cosacco ]


4 risposte a "La perla del Cosacco"

  1. (il messaggio che leggerete l’ho mandato a molti e mi sembra importante condividerlo anche qui, chiedendo un parere… o un’idea)
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    Qualcuno ha visto il film Babylon A.D. ?
    http://it.wikipedia.org/wiki/Babylon_A.D._(film)

    Lo so, è un po’ vecchiotto, ma… lo chiedo non a caso ma perchè mi sembra che si possa ricavare una parte molto importante, quella riguardante il femminismo di oggi e del suo potere mondiale ma altrettanto le infami tecniche di indottrinamento.

    Il film non parla del femminismo ovviamente ma dietro la trama è nascosto un senso. Ad esempio quando il capo della setta di noeliti – una donna, sfrutta l’uccisione di un convento pieno di donne a scopi politici(ossia ciò che oggi succede col femminicidio incluse tutte le mistificazioni e falsificazioni dei dati) oppure quando vuole ottenere il bambino della ragazza, dicendo che quello è suo bambino(la privazione dei diritti di genitori) o quando fanno vedere i tanti uomini che la circondano ed obbediscono ai suoi ordini(il fica power di oggi che ormai rincoglionisce un sacco di uomini “svegli”)… ed in genere quando vuole ottenere potere al solo scopo di rafforzare la sua religione(nel nostro caso realmente si tratterebbe di femminismo come nuova religione).

    Voi che ne pensate?

  2. Grazie all’allargamento delle frontiere, in Italia sono sempre di piu le femmine dell’Est e contrariamente alle voci messe in giro dalle italiane, si tratta di brave ragazze, alvoratrici e bellissime…
    Quindi : lasciate che la femmina italiana si estingua e rivolgetevi alle donne straniere, come ho fatto io (felicemente) !!!

  3. Non posso parlare del tuo caso ,ovviamente, perché non lo conosco , ma dire che le donne d l’estate sono mediamente migliori di quelle italiane, bhe , mi sembra che ci troviamo di fronte ad un imbroglio. Mi sembra che questi poveri uomini italiani non abbiano più occhi, ne orecchie per vedere come le donne dell’est siano qui solo per sfruttarli , allontanarsi dalla povertà, ma solo fingendo, esse sono molto più furbe delle nostre donne
    Attenzione, non sto dicendo che le nostre femmine siano buone , sto dicendo che quelle dell’est lo sono molto di più
    Come le thailandesi, gli italiani non capiscono niente delle asiaticheo delle donne dell’America del sud
    Tutte vogliono solo soldi, ed in cambio danno …SOGNI , niente altro che un po’ di figa e …tante corna
    Svegliatevi uomini , siete ormai persi, non vedete quello che succede, volete solo sognare

  4. @Anonimo e @Valter moriotto

    Suggerisco la seguente lettura:

    https://homodus.wordpress.com/2015/04/29/caronte-italico/

    ..entrambi troverete il prosieguo a questo articolo, perchè vedete, personalmente la penso come Valter, per esperienza diretta posso dire che anonimo ha mediamente ragione, tuttavia, una volta “italianizzate”, se non conservano lo spirito iniziale sulla famiglia, diventano peggio delle italiane, grazie alle leggi pro vagina italiche!

    Saluti!

..scrivi pure la tua opinione